Presentato per la prima volta in Italia, l'ultimo film di Zineb Sedira parla ancora del mare, simbolo di antiche e nuove migrazioni, di scambi e di divisioni tra Nord e Sud del mondo. Un uomo solitario viaggia su una nave tra Marsiglia e Algeri, ma protagonista è l'immensa distesa del mare, con il suo ritmo ipnotico, che nel film viene amplificato dagli effetti sonori, monotoni e intermittenti. Le immagini hanno un taglio cinematografico. L'artista alterna la messa a fuoco dei dettagli - la spuma del mare, i particolari del ponte, gli occhi dell'uomo - ad ampie vedute sull'orizzonte. L'uomo sembra viaggiare fuori dal tempo, in uno spazio senza confini.
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In Middle Sea a central character travels on a ferry between Marseille and Algiers. The piece explores the cultural crossovers, the geo-political area as a continual interweaving of cultural roots and historical routes. The seascape journey portrays an intricate space of encounters, currents and continual transit. A site of ancient civilisation as well as contemporary tourism and migration. The sea is a site of historical, cultural and contemporary'movement' as well as a barrier and a divider between the South and North, the East and West.
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